O almeno ci proverà
Quando si pensa al colore rosa spesso si immagina qualcosa di estremamente frou frou. Lo si associa banalmente ai tutù, o più generalmente ad abiti fin troppo vistosi e esageratamente femminili. Questo è entrato a far parte di una serie di stereotipi di genere iniziato dalla haute couture francese tra gli anni ’30 e gli anni ’40 del ‘900, sebbene un primo riferimento a tale tendenza si troverà già in letteratura. Parlo di “Piccole Donne” di L.M. Alcott (1868) dove rosa e azzurro identificavano il sesso dei nascituri.
Perché è diventato il colore della femminilità
Negli anni ’40 il colore rosa veniva associato alla nudità e alla bellezza delle donne caucasiche; il blu, sempre più in voga tra gli uomini, al mondo degli affari. Negli anni ’50, con l’avvento della bambola Barbie, il rosa divenne il colore della femminilità per antonomasia. Iniziò infatti a diffondersi anche nell’abbigliamento, nei beni di consumo ma non solo.
Negli anni ’80 i colori rosa e azzurro ebbero il loro boom grazie alla possibilità di identificare il sesso ben prima del parto. Ne conseguirono azioni di marketing importanti che consolidò il loro significato intrinseco.
Il rosa e la sua giornata
Oggi la questione del colore è sdoganata; i bambini vengono vestiti con abiti che esulano dal solo criterio del colore e molti sono gli uomini che apprezzano un’elegante camicia rosa. Tuttavia proprio il colore rosa si è fatto portavoce di un movimento che dichiara guerra al bullismo.
Nato in Canada nel 2007; il Pink Shirt Day viene proclamato a seguito di atti di bullismo avvenuti contro uno studente delle scuole superiori. Il ragazzo, in procinto di affrontare la sua prima giornata nel nuovo istituto, era stato preso di mira unicamente perché indossava una maglietta rosa. Due compagni di scuola, inorriditi dalla scena, decisero di chiedere ai compagni di scuola di presentarsi il giorno successivo vestendo una t-shirt dello stesso colore. Nacque così il pink shirt day, in un angolo del Canada, per poi avere una buona cassa di risonanza in tutto il Mondo e si celebra il 22 Febbraio.
Vestire quella maglietta rosa è il simbolo di una lotta che spesso noi ci ricordiamo di combattere solo quando leggiamo articoli online ma che in molti affrontano giorno per giorno.
Secondo lo studio della ONG Internazionale Bullismo Senza Frontiere per America, Europa, Asia, Oceania e Africa; condotti tra gennaio 2021 e febbraio 2022, continuano ad aumentare i casi di bullismo in Italia, dove 7 bambini su 10 subiscono ogni giorno una qualche forma di bullismo e cyberbullismo.
La prima statistica mondiale dei casi di bullismo, sviluppata in collaborazione dai 50.000 collaboratori dell’ONG Internazionale Bullismo Senza Frontiere, colloca l’Italia tra uno dei paesi con il maggior numero di casi di bullismo al mondo, con un totale di 19.800 casi.
Indosserai qualcosa di rosa in questa giornata? Io ho già trovato qualcosa di adatto nella mia nuova collezione. Ve la presenterò prestissimo.
