Come potrebbero non esserci falsi miti sull’armocromia? Ogni lavoro che si rispetti deve affrontarne, è inevitabile. Quante volte un social media manager si sentirà chiedere se la sua giornata è costellata unicamente da like sui social e qualche reel, quasi come fosse sempre in vacanza?
I programmatori saranno gli stessi che aggiustano i computer ma anche le lavatrici; chi lavora in agenzia di viaggio avrà i viaggi gratis e così via.
Quello dell’armocromista è un lavoro percepito come molto recente, pertanto è logico non sia del tutto compreso. Sottolineo il “come” perché accenni della materia si avevano già nel 1800, ma solo nei primi anni 20 in America si inizia ad analizzare con criterio il colore come ,o conosciamo oggi.
1. Gli armocromisti guadagnano moltissimo.
Magari. L’armocromia si svolge in una seduta singola e costa meno di un tatuaggio di piccole dimensioni. Ciò che si apprende resta per tutta la vita, dunque una cliente non è una cliente abituale come lo possono essere coloro che frequentano un centro estetico.
2. Basta leggere su internet per sapere che stagione siamo.
No, per diversi motivi. Il primo di questi è che l’armocromista ha a disposizione drappi e strumenti per fare confronti e verifiche. Inoltre la percezione che ognuno ha di sé non può essere realistica al 100%. In ultimo, la professionista ha studiato attentamente la materia ricevendo l’attestato da un ente apposito. Insomma, anche di medicina ci sono tanti testi consultativi, ma si preferisce sempre affidarsi a qualcuno che ha esperienza e know how.
3. I falsi miti sull’armocromia: Non serve a niente.
Premesso che il concetto di bisogno è molto personale; l’armocromia assolve ad una funzione molto importante: quella di dare delle regole laddove una persona non sa come comportarsi con il proprio aspetto. Valorizzarsi non è un reato. Molto spesso, mio malgrado, leggo commenti pieni di astio nei confronti di chi dedica a sé stessa del tempo, come fosse qualcosa di negativo. Ora, appurato che quest’azione non toglie niente a nessuno, è un modo che molte persone hanno per uscire dal proprio guscio. Sentirsi più forti con un trucco che dona può essere semplicemente una molla per affrontare una giornata difficile. Ad alcuni serve un portafortuna, ad alcune donne i tacchi alti, ma di sicuro vedere allo specchio la versione migliore di sé è un elemento fondamentale in ogni battaglia.
4. I falsi miti sull’armocromia: Sono teorie campate in aria
Quando si parla di colore niente è lasciato al caso. Nel ‘700 fu Newton a scrivere un importante testo sul colore riguardante rifrazione e riflessione del colore, cercando di analizzarne le proprietà fisiche e non solo legate all’ottica. Nell’800 Goethe confutò la teoria di Newton e scrisse un suo manuale “Della teoria del colore” che fu di grande aiuto per la moderna colorimetria. Esistono colori primari, secondari e terziari, che hanno un senso se abbinati, creano fastidio se associati diversamente. Ma non solo. Autori del calibro di Falcinelli scrivono manuali interi di psicologia del colore e come questo influisca quotidianamente sulle scelte della nostra vita; dal semplice acquisto ad una decisione più importante.
5. “Mi dicono come devo truccarmi”
Nessuno deve niente. Questo purtroppo è un commento che ho letto spesso e ci tengo a riportarlo scegliendolo tra altri per una sola ragione: il problema è a monte. La consulenza è volontaria, nello stesso modo in cui ci si reca da un nutrizionista, da uno psicologo o in uno studio d’architettura per rimodernare casa. La cliente torna a casa con delle nozioni ma sarà una scelta sua seguirle o meno. Il fatto che ci si senta costrette anche dopo aver deciso di fare qualcosa di propria volontà esprimendolo spesso in maniera molto aggressiva, dimostra una problematica che credo vada ben oltre al solo discorso legato al mio lavoro.
Ammetto, ce ne sarebbero molti di più di miti da sfatare, ma dopo il successo mediatico dell’armocromia anche grazie alla politica direi che cinque possono bastare. Vi ho incuriosite?
Se volete saperne di più, conoscere altri falsi miti o prenotare una consulenza, non esitate a contattarmi!